Le diete vegane e vegetariane, se ben pianificate per avere un adeguato apporto di tutti i nutrienti, possono essere fatte in qualsiasi fase della vita, dalla gestazione alla terza età. Lo afferma un position paper della American Academy of Nutrition, pubblicato sulla rivista ufficiale dell’associazione, che sottolinea come l’eliminazione della carne riduca il rischio di diabete, tumori e altre malattie. “La nostra posizione è che una dieta vegetariana, inclusa la variante vegana, appropriatamente pianificata, sia salutare, adeguata dal punto di vista nutrizionale e possa fornire bnenefici per la salute in termini di prevenzione e trattamento di alcune patologie. Queste diete sono appropriate per tutte le fasi della vita, inclusa la gravidanza, l’allattamento, l’infanzia e l’adolescenza, la terza età e per gli atleti”.




Per i vegetariani più piccoli e per la dieta vegana in particolare, aggiungono gli esperti, è importante che ci sia l’apporto adeguato di ferro, zinco, e vitamina B12, anche attraverso l’uso di supplementi o di cibi ‘fortificati’. “Lew persone che adottano la dieta vegetariana – si legge ancora nel documento – hanno un indice di massa corporea più basso, un miglior controllo della pressione e del glucosio nel sangue, meno infiammazioni e un colesterolo più basso rispetto ai non vegetariani”.

Il documento mette in guardia anche dal luogo comune che se un cibo è a base vegetale debba per forza essere anche salutare.

“Ogni dieta che non sia ben bilanciata può avere effetti collaterali negativi – aggiungono gli esperti -. Dolci, biscotti, cibi fritti o troppo salati possono anche essere vegani ma non hanno un grande valore nutrizionale”.